Custom Search

Wednesday 16 June 2010

Brindisi: i precari dell'ENEA lamentano tagli alla ricerca

Più del 10% del personale del Centro Ricerche ENEA di Brindisi è costituito da ricercatori precari che vi lavorano da anni con diverse tipologie di contratto. Grazie al loro lavoro il Centro di Brindisi primeggia all'interno dell'ENEA e nel territorio per numero di progetti e finanziamenti acquisiti, brevetti e pubblicazioni internazionali (settore dei materiali per l'aeronautica, l'energia, l'elettronica, ecc). Entro la fine del 2010 tutti i contratti andranno in scadenza, senza alcuna prospettiva di rinnovo, nonostante essi siano fortemente coinvolti in attività di ricerca in corso e future, su progetti e commesse. Sebbene precari, molti di essi sono responsabili di laboratori di ricerca ed hanno contribuito in maniera determinante alla stesura di progetti, alcuni dei quali già approvati e finanziati, che si basano sul loro lavoro e comporteranno l'acquisizione di strumentazione tecnologica avanzata che rischia di rimanere inutilizzata. Insomma, gli investimenti fatti dall'Agenzia rischiano di andare in fumo. Il mancato rinnovo dei contratti compromette di fatto la continuità delle attività di ricerca, producendo un danno all'ENEA e alla Regione Puglia che tanto sta investendo in ricerca ed innovazione. Alla luce del decreto Decreto-Legge "recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica" del 28 maggio 2010, che taglia drasticamente per il triennio 2011-2013 il turn over negli enti pubblici di ricerca, compreso l'ENEA, chiediamo:

1) che, nel più breve tempo possibile, vengano messe a bando tutte le posizioni derivanti sia dal turn over 2008, sia dal turn over 2009, per cui si ha già l'autorizzazione a bandire ma non ad assumere. Dal novembre 2009, ovvero da quando era stato reso noto il testo del decreto autorizzativo, si sarebbe già dovuto procedere alla definizione e all'attuazione del piano delle assunzioni, ma non è stato fatto. Chiediamo che in tali bandi di concorso sia giustamente valorizzata l'esperienza maturata in ENEA.
2) che, per il triennio 2011–2013, nonostante i tagli, venga comunque definito un piano di assunzioni in grado di fornire un adeguato percorso di stabilità professionale ai precari dell'Agenzia.
Fra gli enti pubblici di ricerca, l'organico dell'ENEA è secondo solo a quello del CNR: urge dunque una sensata politica di tutela del personale interno che vada al di là dalla mera accettazione delle decisioni del governo, e che impedisca la classica "fuga dei cervelli" verso altri paesi, altri enti o altri settori. Difendere le competenze formatesi e cresciute in ENEA significa dare senso al proprio ruolo e alla propria storia.

Articolo del 16/06/2010


No comments: